martedì 21 gennaio 2014

FAMICOM, PICCOLI GRANDI CAPOLAVORI.


 Piccoli nel loro box, ma con un indiscutibile valore storico. Ai tempi in cui pochi pixel e massimo 24 colori su schermo erano la felicità di tutti coloro che si volevano intrattenere senza passare ore davanti al televisore, un concetto che ripeterò fino allo sfinimento. Senza dubbio questi giochi non hanno bisogno di presentazione, il loro successo è stato incredibile, prova del fatto che la loro formula viene riproposta ancora oggi dalla grande N in molti suoi giochi.

La collezione continua e presto si aggiungerà uno dei più ambiti premium games. A presto per il prossimo post :)








Donkey Kong
Donkey Kong Junior
Mario Bros.
Ice Climber
Baloon Fight
Hogan’s Alley


venerdì 10 maggio 2013

Nintendo Game & Watch che passione!


La rivoluzione dell’ handheld game o console. Tutto questo accadeva in Giappone prima del Famicom/Nes, eppure perché se ne parla così poco? Le informazioni, immagini o video sul web, sono davvero poche….. 
  La risposta, a mio avviso è molto semplice, a parte la loro struttura molto essenziale (in effetti un G&W può intrattenerti al massimo per una mezz’ ora), questi aggeggi elettronici, oggi, sono oggetti di una certa rarità e come tale il loro prezzo è spesso alto. Alcuni modelli come i "panorama" arrivano a sfiorare tranquillamente i 60.000 yen, per non parlare della loro reperibilità, a tal proposito ringrazio l’ amico Steve di Japan Dealer, il mio unico punto di riferimento per gli acquisti in terra nipponica, che ha girato tutta Tokyo alla ricerca di questi G&W …..alle condizioni a me gradite ;)
 Per capire la rarità di questi oggetti, prendiamo come esempio il panorama di Donkey Kong, sicuramente il pezzo più raro in mio possesso. Per cominciare possiamo dire che è stato prodotto nel 1983 con meno di 250000 unità ed è un oggetto comunque rivolto ad un pubblico relativamente giovane. Ok, aggiungiamo che cercando foto nel web o sui classici siti di aste on-line, troviamo che la maggior parte sono loose o con il box in pessime condizioni. Vuoi che una parte di queste unità sono andate perdute o distrutte (consideriamo che sono rivolti ad un pubblico di teenager).
Basta questo per comprendere che sono oggetti davvero ambiti per una buona parte di collezionisti.
Ok il collezionismo e il valore storico ma oggi, quali sensazioni si provano a tenere in mano questi bei giochini....sicuramente euforia per avere tra le mani un pezzo di storia e una strana sensazione di consapevolezza, in quanto si capisce realmente come prima ci si divertiva da matti anche senza una trama profonda, mega grafica in HD ed ore passate davanti allo schermo ;)







domenica 11 novembre 2012

Power Blazer - Famicom




 Rockman è certamente un gioco che nell’insieme ha influenzato diversi platform apparsi su 8, 16 e 32 bit, Power Blazer è uno di questi con il suo gameplay ed il caracter design decisamente ispirato alla mascotte di casa capcom.
Ovviamente a Taito, durante la fase di sviluppo, non ha minimamente valutato l’ ipotesi di creare un gioco rivolto a coloro che vogliono rilassarsi dopo una dura giornata di lavoro ;) Senza dubbio molti titoli Famicom/Nes hanno la peculiarità di essere particolarmente difficili, ma oggi più che mai occorre, a mio avviso, analizzare in maniera più profonda questo genere di giochi. Sono ormai svariati i video sul tubo di pseudo-appassionati, che prendono un vecchio gioco e tanto per avere qualche visualizzazione o iscritti in più, enfatizzano difetti grafici e criticano aspramente il gameplay (insomma sbroccano come si dice dalle mie parti).  In fondo se a queste persone il gioco non piace….perchè fanno questi video? Potrebbero proporre qualcos’ altro.
 Sfogo a parte, personalmente credo che i platform (specialmente nell’ era 8 bit) ci costringono a fare qualcosa che abbiamo completamente perso con l’ avvento della nuova generazione videoludica, ossia usare il cervello ;) Studiare bene i tempi di un  salto su una piattaforma distante, pazientare, capire quale sarà l’ arma o l’ attrezzatura giusta da utilizzare…..questo approccio o attitudine si è persa con molti giochi new gen. 

domenica 9 settembre 2012

Le altre perle SNK - King of Fighters ’98, ’99, 2000 e 2003 Neo Geo AES


Verso la fine degli anni ’90 in un momento difficile per l’ azienda giapponese, la SNK continua a sviluppare e migliorare la sua saga di beat em up per eccellenza. Così prima del suo fallimento del 2000, ricordo che la stessa è poi risorta come SNK Playmore, vengono “sfornati” atri titoli davvero interessanti, a mio avviso dei veri gioielli in molti aspetti, che non possono mancare nella libreria di un vero collezionista.
 Kof ’98 il più riuscito sotto l’ aspetto grafico e il ritorno di vecchie glorie come Rugal, il trio americano e Heidern lo rendono una sorta di “special edition”. Nella confezione troviamo il diario di Shingo con splendidi disegni, una moves list e studio dei personaggi.
 Kof ’99 e 2000 variano ulteriormente il gameplay con l’ introduzione degli striker e mantengono il comparto grafico ad altissimi livelli. Divertenti da scoprire anche i bugs e glitches.
 Kof 01 e 02 (che volutamente non ho acquistato) hanno a mio avviso perso il carisma che ha caratterizzato gli altri episodi della saga. Nuovi personaggi poco ispirati, altrettanto la grafica dei fondali, hanno fatto perdere a KoF la sua “aura” che grazie al cielo ritroverà  nell’ episodio successivo con la rinascita e lo sviluppo di SNK Playmore.